Deutsch Drahthaar del Zeffiro
Intervista a Sigurd Croneiss
Tratto dalla rivista “CINOFILIA VENATORIA”,
Settembre 2005
INTERVISTA A SIGURD CRONEISS
Vicepresidente mondiale della razza Deutsch-Drahthaar e presidente del gruppo Baviera del nord (*).
a cura di Gallo Zeffiro
In occasione della selezione per l’Hegewald 2005 dei cani DD del gruppo Baviera del nord ho avuto l’occasione di fare alcune domande al Sig. Sigurd Croneiss che conosco dal 1980, propongo ai lettori questa intervista:
Gallo: Sigurd, da quanti anni sei socio della VDD (associazione Deutsch-Drahthaar)?
Croneiss: precisamente dal 1956.
G.: Quanti cani hai condotto all’Hegewald Zuchtprufung?
C.: Quattro cani, naturalmente molti altri in VJP, HZP e VGP.
G.: Come si chiamava il tuo primo DD?
C.: Era la Bianka v. Silberweher che ho condotto in VJP e HZP.
G.: E la tua più importante femmina per allevamento?
C.: E’ stata la Bianka v.d. Barenhohle che nasceva da Terra v. Steinriegel per Graf v. Zenngrund.
G.: Oh, la ricordo bene la Bianka l’ho fotografata all’Hegw. 1980 nel Saarland, cosa aveva per te questa femmina di particolare?
C.: Aveva un buon carattere, delle ottime prestazioni di lavoro e una buona genealogia. Dalla Bianka accoppiata con Rasso v. Wildbarren ho cominciato a creare cani degni di nota.
G.: Janko v. Schrammlhof usciva da questo accoppiamento, cosa mi puoi dire di lui?
C.: Sicuramente è il cane DD che ha segnato la mia popolarità come allevatore. Ha trasmesso molto bene. Molti suoi figli specialmente nella linea Haardtberg hanno influenzato per anni gran parte dell’ allevamento tedesco.
G.: Oggi tu rivesti una posizione molto importante a livello mondiale nella VDD quali sono i tuoi obbiettivi futuri per la razza?
C.: Valorizzare sempre di più il concetto della prestazione di lavoro, l’uso del cane da caccia nella vera pratica venatoria con sempre maggior etica e conoscenza; insistere nel testare i nostri cani nella “spur” (traccia), questo è un grande punto della nostra razza che non deve tramontare. Questo testare i cani nella “spur” rende forte il valore del recupero della selvaggina (sia piccola che grande) ferita dopo il colpo di fucile. Le altre nazioni che amano la razza DD dovrebbero iniziare ad esaminare questi cani a modello tedesco; questo sistema non farà tramontare mai l’universalità venatoria della razza stessa. Bisogna iniziare a lavorare veramente con i propri cani e non venire solamente a vedere.
G.: Quando giudichi un cane nelle forme e pelo cos’è la prima cosa che guardi?
C.: Se il soggetto è giustamente proporzionato e il suo movimento.
G.: Sul carattere del DD mi puoi dire qualcosa?
C.: Deve essere duro ma socievole, sembra una contraddizione ma tu sai cosa io intendo. Sulla aggressività di qualche soggetto sono convinto che dipenda in maggioranza da come è stato cresciuto nella prima fase della sua vita, pochi sono i cani veramente negativi.
G.: Secondo te in Germania gli esami che svolgono i nostri cani rasentano la perfezione o si potrebbe ottenere qualcosa di più?
C.: Non ho mai pensato a questo, sicuramente il modello HZP è validissimo. Nella VGP (esame generale) c’è moltissimo di ciò che può fare in futuro un cane in ogni teatro di caccia. Ribadisco però che la traccia della lepre (hasenspur) per me rimane un caposaldo irremovibile da testare.
G.: Nella scelta di un maschio da riproduzione cosa tieni in particolare considerazione?
C.: I suoi esami, il suo certificato e possibilmente vorrei vederlo a caccia. E’ molto importante per me considerare anche il suo carattere e il comportamento nella vita di ogni giorno non solo i risultati degli esami.
G.: Io recentemente ho scritto per la Germania e l’Austria un articolo d’opinione sul DD unicolore marrone. Qual’è la tua opinione su questo colore nella nostra razza, tu del resto conosci anche il mio scritto.
C.: Sicuramente Gallo, noi oggi in Germania abbiamo troppo pochi cani unicolore marrone. Questo resta un punto negativo ma come tu sai è assolutamente difficile allevare dei cani con alta qualità nel pelo con questo colore, la difficoltà allontana gli allevatori da questa impresa.
G.: Di tutti i personaggi allevatori o politici della VDD del passato a chi pensi con grande rispetto?
C.: Senza nessun dubbio il mio riferimento principale rimane il Sig. Georg Greller, ha dedicato tutta la sua vita alla VDD, è stato un grandissimo Hauptzuchtwart (capo controllore dell’allevamento). Fanno riferimento al suo progetto tutte le nuove regole d’allevamento, il sistema di giudicare con i 12 punti e molte altre cose, un grande personaggio.
G.: Secondo me Sigurd, nei cani dell’ex Germania dell’est si è perso troppo materiale che sarebbe stato oggi molto importante per rinsanguare la razza, tu cosa ne pensi?
C.: Erano cani tanto voluminosi, molta sostanza, forse troppa. Nelle prestazioni agli esami erano sicuramente degni di nota. Tra le altre cose il controllo della displasia dell’anca nell’ex DDR è avvenuto prima che da noi in occidente ma il problema esiste ancora sia qua che là anche se oggi è molto contenuto, non ho altre opinioni in merito.
G.: Io penso che la federazione mondiale della razza DD sia in realtà un fatto più di immagine politica che di realtà oggettiva, visto che solo la Germania e l’America sono obbligate a livello nazionale a rispettare delle rigide regole d’allevamento. Le altre nazioni sono solo una specie di associate di serie B e C, tu cosa ne pensi?
C.: Certo è un tema difficile. Il motivo principale perché è stata fondata questa associazione mondiale è perché la razza DD venga non solo in Germania allevata e giudicata con il nostro sistema ma che questo possa avvenire in futuro anche nelle altre nazioni, un vero PRINCIPIO DI RIFERIMENTO, sono cosciente che sarà molto difficile ma questo era ed è l’obbiettivo dell’associazione, pubblicizzare la nostra cultura e i nostri sistemi.
G.: Di tutti i cani del recente passato quali sono stati per te, tra i maschi e le femmine, i più emblematici e che più ricordi?
C.: I cani di Anton Wagner i von Steinriegel, Janka v. Schrammlhof la sorella di Janko, era per me una femmina fantastica e ha anche trasmesso molto bene.
G.: Se tu avessi “carta bianca” su ciò che concerne la razza DD cosa faresti?
C.: Rafforzerei ancora di più nel mondo l’idea delle HZP: il lavoro del cane da caccia DD prima e dopo il colpo di fucile con grande educazione.
G.: Come è visto, secondo te, l’italiano e lo straniero in generale nel contesto dell’allevamento tedesco della razza? E’ tenuta in considerazione una sua opinione?
C.: Logicamente voi italiani siete una minoranza nel nostro contesto. Pochi di voi abbracciano totalmente la nostra opera, qualcuno però ha ottenuto considerevoli risultati pratici. Come giudice ho avuto il piacere di venire diverse volte a giudicare in Italia e devo ammettere che i vostri cani non sono assolutamente, nell’estetica, inferiori ai nostri.
G.: Un’ultima domanda Sigurd e poi ti lascio ringraziandoti anche a nome di tutti i lettori di “Cinofilia Venatoria”, l’Hegewald ha per te la stessa valenza che aveva trenta anni fa?
C.: L’Hegewald-Zuchtprufung è rimasta come valore di ricerca e stima della razza quella di trenta anni fa è diventata però più grande, più famosa, più pubblicizzata. Molti anni fa era una selezione che interessava quasi esclusivamente solo gli allevatori più appassionati, oggi è anche per molti altri, non escluso lo sconosciuto conduttore che vuole mettersi alla prova in una manifestazione internazionale con il proprio Deutsch Drahthaar.
(*) N.d.R.: dal marzo 2007 il Sig. Sigurd Croneiss riveste il ruolo di Controllore Capo dell’allevamento della razza DD in Germania.